EMANUELE COZZOLINO. Grazie Presidente, colleghi, oggi stiamo vivendo una delle più brutte pagine della vita della Camera dei deputati e non di questa Pag. Cristiano Ronaldo, parliamo del calciatore non della vita privata, è uno che ha avuto in dono un talento e l’ha fatto fruttare. In 17 stagioni con il Barcellona Xavi ha vinto 23 titoli eguagliando Francisco Gento, storico giocatore del Real Madrid, come calciatore spagnolo più decorato di sempre. Joaquin racconta che il sogno di Xavi sarebbe stato di chiudere la propria carriera nel Barcellona, ma, arrivato a 35 anni, ha capito che è giunto il momento di dire addio al club mentre la voglia di continuare a giocare è forte. Roma, 19 mag. (AdnKronos) – Giovedì 21 maggio Xavi Hernandez darà il suo addio ufficiale al Barcellona, club nel quale milita dall’inizio della sua carriera. Ai microfoni dell’emittente spagnola Radio Cope il padre, Joaquin Hernandez, ha commentato la sua decisione: “Il tempo passa molto in fretta ed è arrivato il momento per mio figlio di dire addio al Barça. “Sarà strano vedere mio figlio senza la maglietta del Barça”, ha concluso Joaquin Hernandez. La proporzione totale è di uno a 4. Cristiano Ronaldo sarebbe una potenza: se un follower su 329 spendesse 10 euro su un gadget bianconero la Juve guadagnerebbe 10 milioni di euro così come se un tifoso della Juve su 10 acquistasse la maglietta il business crescerebbe ancora di più.
CR7 ha 122 milioni di followers Fb, 74,2 su twitter, 133 Instagram, totale 329. Il Real ne conta 109, 30,9 e 60,2. Circa 200 totale. A gennaio c’era stato un accordo tra lui e il Real che ha abbassato la clausola per farlo partire da un miliardo a 100 milioni. Massimo Pavan, vicedirettore di Tuttojuve, spiega che la World Fame 100 fa una graduatoria di stelle tra tutti gli sport e tutte le nazioni, sia al maschile che al femminile, «e CR7 è nettamente primo, davanti a LeBron James, maglia real madrid viola la stella del Cleveland. Bisogna solo che la Juve abbia disposizione 100 milioni». Da qualche giorno, gli addetti ai lavori ci ripetono che la Juve avrebbe trovato un piano finanziario per sostenere l’operazione, con l’intervento di Fca e Exor che contribuerebbero in gran parte al pagamento dello stipendio: su quei 68 lordi la società bianconera se ne accollerebbe solo 20. Che sono tanti lo stesso. Ambientato alla vigilia dei Mondiali 2002, narra di un’amichevole di preparazione al torneo tra la nazionale maggiore giapponese, formata da tutti gli elementi della generazione d’oro, e quella olandese, anch’essa composta da molti giovani tra cui Brian Kruyffort.
Arconada fu il portiere abituale della nazionale di calcio spagnola tra il 1977 ed il 1985. Ricoprì il ruolo di capitano della nazionale in numerose partite. A farlo risorgere calcisticamente ci ha pensato Guardiola, i numeri di questa stagione con il City sono pazzeschi, 21 gol fatti e 12 assist per l’inglese ormai diventato anche un punto fermo della nazionale. Troppo grande il gesto atletico per restare seduti, troppo perfetta la sua rovesciata per non testimoniare la gioia di esserci, di aver visto, di aver capito. E il pensiero va alla vita di tutti i giorni, a quando noi gente comune, noi impiegati, giornalisti, medici, idraulici, agricoltori, studenti, sappiamo gioire della gioia degli altri, festeggiare una gratifica, un premio che non sia nostro. È un premio alla dedizione oltreché al successo, alla capacità di colpire un pallone all’altezza delle nuvole ma anche all’umiltà di spendersi senza mai tirarsi indietro. Spesso siamo così presi da noi stessi che finiamo per non vedere il bello degli altri, che dimentichiamo una verità persino banale: se condiviso senza prosopopea e arroganza, lo star bene è contagioso, crea comunità, blocca piagnistei e permalosità, fa vivere anche le sconfitte con leggerezza, senza inutili drammi.
Perché, diciamoci la verità, meritocrazia è una bella parola ma il merito, se è degli altri, un po’ ci infastidisce. L’83,9 per cento degli abitanti della Terra sanno chi è, più di qualsiasi politico, di qualsiasi uomo di spettacolo e vip. Standing ovation per chi ce l’ha ricordato. Chi meglio di Ronaldo, il campione più conosciuto al mondo? 1996-1997 – Campione di Francia (6º titolo). 1947-1948 – Campione di Spagna (3º titolo). L’11 luglio 2013 passa a titolo definitivo al Napoli, insieme a Gonzalo Higuaín, per circa 10 milioni di euro, con cui firma un contratto quadriennale. 1971-1972 – Vince la Coppa Italia (2º titolo). Stiamo parlando di uno dei giocatori più forti non in Italia ma anche in Europa, perché lui tecnicamente è un fenomeno. Sono due settimane che Cristiano sta cercando casa a Torino, perché la sua testa è già con i bianconeri. In realtà quei cento, secondo le nostre fonti più che sicure, sono un po’ di più: 120. E qualche inghippo ci sarebbe, perché la squadra di Agnelli ed Elkan contava di trovare quella cifra dalle sue cessioni, ma adesso nessuno vuole più lasciare i bianconeri.